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L’ossigeno è stato prodotto dagli organismi viventi stessi, principalmente attraverso il meccanismo noto come fotosintesi, secondo il quale biossido di carbonio e acqua si combinano per produrre zuccheri e ossigeno. La vita ha dato origine alla maggior parte dell’atmosfera, tuttavia, la stessa vita deve aver avuto origine in un ambiente che avrebbe dovuto essere estremamente ostile alle forme viventi così come le conosciamo oggi. Senza l’ossigeno, la radiazione ultravioletta del Sole, mortale per tutte le cellule viventi, riserverebbe alla superficie della Terra concentrazioni letali.

Così, i primi organismi devono aver vissuto in un habitat molto ristretto: sotto uno strato d’acqua, eppure abbastanza vicino alla superficie per beneficiare della luce solare, e nello stesso tempo abbastanza in profondità per evitare la radiazione ultravioletta. In un’atmosfera ossigenata, le radiazioni letali penetrano fino ad una profondità di circa 10 m e le prime forme di vita probabilmente vivevano vicino o poco sotto questo livello, liberando ossigeno che per loro era un veleno come prodotto secondario di una reazione di fermentazione. Mentre questi organismi vivevano, morivano e cadevano sul fondo, l’ossigeno e l’ozono si accumulavano lentamente nell’atmosfera. L’ozono, gradualmente, formava una barriera contro la radiazione ultravioletta che giungeva sulla Terra, rendendo più ospitali le zone superiori degli oceani.

Olio su Tela – cm 150 x 90 – 2011